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NutriBees: arriva in Italia l’healthy food personalizzato a domicilio (parte I)

2017-06-30 Mancanza di tempo e pigrizia sono due brutte bestie, si sa. Sono quelle che, combinate insieme, ci fanno prendere il primo panino al volo in pausa pranzo, e la sera, dopo una lunga giornata di lavoro, ci fanno ingurgitare tutto quello che troviamo in frigorifero. Per fortuna, arriva NutriBees, la prima start up italiana dell’healthy food personalizzato a domicilio.
È un servizio online che integra in un’unica piattaforma innovativa le figure del nutrizionista, dello chef e di chi recapita direttamente a casa, attraverso un processo di raccolta dati del cliente, studio delle sue esigenze alimentari, preparazione del menù più adeguato e consegna in tutta Italia.
NutriBees è stata ideata e fondata da due brillanti under 30, Giovanni Menozzi e Mario Villani, che, dopo essersi conosciuti ai tempi dell’università Bocconi e aver fatto diverse esperienze in Italia e all’estero in consulenza e start-up online, si sono ritrovati per lavorare insieme a questo progetto.
Un progetto serio e affidabile, tant’è che ha ricevuto l’avvallo scientifico di Anna Villarini, biologa nutrizionista di fama nazionale e ricercatrice presso il Dipartimento di Medicina Predittiva e per la Prevenzione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
L’obiettivo della start-up è di rivolgersi, non solo a chi desideri raggiungere o mantenere il proprio peso forma, ma a chiunque voglia sentirsi meglio o prevenire determinate malattie attraverso una corretta alimentazione: Lo fa, creando un servizio che permetta a ciascuno di mangiare esattamente ciò di cui il suo corpo ha bisogno , coniugando ricerca scientifica e piacere del buon cibo.
Com’è nata l’idea di NutriBees, Giovanni?
«In questo progetto, abbiamo abbinato la nostra passione per l’online all’interesse verso un settore, come quello la nutrizione, che nei prossimi anni avrà sempre più importanza. Nel mio caso, ha inciso una vicenda famigliare: per un problema di salute di mia madre, sia io che i miei famigliari abbiamo riconsiderato la nostra alimentazione quotidiana e ci siamo resi conto di come quest’ultima possa aiutarci a prevenire alcune patologie. Abbiamo compreso che, quando mangiamo qualcosa che ci piace, quel qualcosa deve anche aiutare il nostro corpo a stare meglio».
Esiste già qualcosa di simile in Italia?
«No, una soluzione integrata dal nutrizionista al piatto finito personalizzato e direttamente consegnato a casa in tutto il territorio nazionale, non esiste. Ci sono servizi di consegna di cibo salutare a domicilio, anche a Milano, ma operano solo in città e non sono personalizzati sul cliente. Negli Stati Uniti, esistono servizi simili al nostro, anche se non identici. Habit.com, per esempio, compie un test del Dna per decidere cosa deve mangiare la persona e prepara i pasti in base ai risultati del test stesso».
Cosa vi ha motivato?
«L’idea di fare una cosa che può aiutare a mangiare meglio le persone che hanno patologie e devono cambiare stile alimentare e magari non hanno né il tempo né la capacità per farlo. Se poi quelle persone impareranno da sole a cucinare i pasti giusti per loro, noi saremo felici, anche se non ci faranno più guadagnare ordinando il cibo da noi. Abbiamo un motivo più grande del semplice fare denaro: una società in cui tutti mangiano meglio è un beneficio per tutta la società» (continua).

Mariagrazia Villa

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