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Libertà senza muri: cucine open space e isole

2019-07-12 Spazi aperti, reinterpretazione creativa dell’ambiente cucina, contaminazione di momenti e modi di vivere. La cucina open space che dialoga con la zona living è oggi una scelta sempre più frequente e desiderata. Se spesso si pensa che la decisione di fondere i due ambienti sia dovuta a una limitazione delle dimensioni della casa, assistiamo sempre più a una scelta volontaria di questa soluzione. La cucina, infatti, è diventata una vera e propria protagonista all’interno della casa ed è per questo che viene messa “al centro” del progetto di design, soprattutto grazie all’utilizzo di ampie isole o penisole.
    
Materiali nobili ed esteticamente curati sanno garantire funzionalità e appeal e trasformano l’isola in cucina in un trait d’union tra la zona destinata alla preparazione delle pietanze e la zona della condivisione, della socialità. I top SapienStone assicurano una tale flessibilità di impiego: il design dell’elemento isola diventa un vero esercizio di stile. Il bianco assoluto di Uni Ice, ad esempio, può abbinarsi a finiture legno o a qualunque colore venga poi utilizzato per l’arredo del living, illuminando l’ambiente e conferendo eleganza ed essenzialità all’intero progetto. Altre finiture più materiche come Grey Earth e Sand Earth che richiamano pietra e argilla o Malm Grey e Black che si ispirano al metallo, potranno creare giochi di contrasto sofisticati, arricchendo l’isola e l’intera stanza.

Quali spazi servono per creare un’isola in cucina?

Con l’uso di un’isola in cucina possiamo ridefinire gli spazi in modo creativo. Nel caso di ambienti di modeste dimensioni, l’inserimento di un’isola potrà creare nuove aree di lavoro e amplificare otticamente la percezione dello spazio. La scelta di finiture chiare che alleggeriscono l’impatto visivo è fondamentale e grazie alle molte proposte SapienStone sarà facile donare a tutta la stanza un mood coordinato e piacevole. Grazie alle finiture più materiche come Urban Argento, Malm Grey o Sand Earth, potremmo ottenere una cucina dal sapore più contemporaneo e l’isola potrà facilmente trasformarsi anche in tavolo per condividere uno snack o una colazione grazie all’uso di sgabelli.

Se invece gli spazi destinati a cucina e living sono ampi, l’isola può divenire un elemento di contatto importante tra le due aree, un punto di incontro che, a seconda dei momenti della giornata, può trasformarsi nel fulcro della casa. Con l’inserimento di cappe sospese o a scomparsa e di eleganti ed essenziali piani cottura, l’estetica e la funzionalità si incontrano con risultati sorprendenti e l’isola può diventare un comodo angolo di lavoro, spazioso e pratico, o un piano di appoggio per un aperitivo o per servire la cena nel tavolo principale.

In collaborazione con l’azienda spagnola TPB - Top Porzelanik Barcelona, Sapienstone è riuscita a integrare un piano cottura a induzione nella superficie dei propri top cucina in modo addirittura invisibile. Il piano a induzione integrato TPB Tech in Basalt black o Malm Black, infatti, scompare otticamente e lascia solo il bello di un’isola minimalista e intensa. Questa soluzione è particolarmente utile, perché il piano cottura in grès può essere utilizzato anche come piano di lavoro, essendo resistente ai graffi e alle alte temperature ed è igienico e facile da mantenere in tutta la sua bellezza. Oppure può trasformarsi all’occorrenza in bancone snack o vero e proprio tavolo da pranzo anche negli spazi più contenuti.
 

Le dimensioni più ampie degli ambienti permettono una sperimentazione maggiore anche in termini di cromie e finiture. Largo spazio alle texture più ricche che richiamano marmi e pietre naturali come Pietra Grey o Dark Marquina o i candidi Calacatta o Arabescato, o alle finiture che riproducono il legno come Rovere Baio e Rovere Buckskin, che vestono e interpretano l’isola in maniera decisa e affascinante rendendola protagonista assoluta.

 
Perché scegliere un’isola in cucina?

La tendenza al largo uso di open space e elementi isola in cucina non è solo un trend architettonico e legato ai principi del design fluido. È una dichiarazione d’intenti per tornare a vivere la quotidianità con maggiore attenzione ai rapporti umani e alla contaminazione.
In un periodo storico che ci vede sempre più isolati e egoriferiti, la socializzazione nelle nostre abitazioni diventa un chiaro segnale per una sorta di ritorno alle origini, quando il vero ambiente al centro della casa era la cucina. Anche oggi il desiderio di stare insieme e condividere il poco tempo che abbiamo a disposizione può essere incentivato dall’uso di uno spazio aperto in cui ogni istante è vissuto in relazione con l’altro. Che la cena sia un momento familiare e intimo o che sia un’occasione di accoglienza di amici e conoscenti, il tempo vissuto insieme si dilata grazie all’uso dell’isola che permette di stare a contatto con gli ospiti mentre si cucina e si prepara il pranzo o la cena. Questa dilatazione degli spazi e dei tempi consente un contatto più ravvicinato, un dialogo continuo e un rapporto più umano fatto di piccoli momenti di benessere passati non soltanto intorno ad un tavolo ma anche e soprattutto intorno ad un’isola. 

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